Stiro e disegno profili con la mente come un pittore paesaggi sulla tela. Tutto dopo avere respirato una realtà che mi ha nutrito la mente, il cuore e l’anima. Realtà con sentimento per un incontro ormai consueto ma che si ripete con toni nuovi e dinamici e che mi riempie sempre di stupore per l’emozione che mi suscita. Una volta in diciotto , un’altra in quattordici, tante volte in quattro. Questa volta eravamo in sette ed è successo ieri. Vecchie compagne di un viaggio tra i banchi di una scuola con altri e alti schemi didattici e di vita che,rispetto a quelle che si ereditano dalla scuola di oggi, hanno lasciato altre e alte impronte.
Un bel quadro e la sua bellezza si è potuta leggere sul volto dell’uomo (mio marito) che si è inserito nel contesto con una espressione meravigliata e divertita al tempo stesso. Sul suo viso sorridente si è dipinto il compiacimento, per la realtà di questa amicizia che ha sfidato il tempo e la distanza, e il calore della sua anima estimatrice delle donne in quanto mamme, nonne, compagne, confidenti e anche un po’ psicologhe. Lasciatemelo dire, visto che per un po’ ha fatto parte del quadro, un cavaliere gentile anche se senza corazza e senza spada. Sollecitato più tardi a dare un giudizio su di noi ha detto che eravamo fantastiche.
C’era Gabriella: lineare,felpata,discreta,materna, soffice, dolce e se dovessi definirla con un colore le dedicherei il rosa.
E poi Luciana: lapalissiana, affusolata,concreta,rassegnata,incassatrice. A lei dedico il colore arancio che è anche il nome dell’albero il cui frutto può essere aspro, ma se è dolce è gustosissimo
E Luisa: compatta, solida,organizzatrice,disponibile,dolce,realistica,stabile. Di lei aggiungo madre al valore e per il colore dei suoi occhi, che riflettono la sua chiara onestà e la delicatezza del suo animo, le dedico l’azzurro.
C’era l’immancabile Anna: autorevole, sicura, concreta, impavida, atleta, per meriti recenti scalatrice, non di un sasso qualunque ma di un Gran Sasso,teologa, grande conoscitrice dei misteri della fede, profondamente credente. Non posso che dedicarle il rosso.
Marisa: affabulatrice, filosofa, saggia, cristallina, stupita,viaggiatrice, concreta anche lei , solare e per questo le dedico il giallo.
Paola: fantastica! Saggia e filosofa, consapevole e svagata, ironica e sincera, delicata e piccante, un po’ inglese, con una sfumatura di malinconia. A lei voglio dedicare, perché le voglio un mondo di bene, un arcobaleno dei più teneri colori pastello.
E naturalmente c’ero anch’io: Liliana detta Lilli: niente aggettivi o meditazioni. Non posso su di me. Rischierei di autocelebrarmi-demolirmi. Leggetemi come mi percepite e dedicatemi il colore che ritenete più opportuno e poi fatemelo sapere e lo annoterò come Post Scriptum.
E comunque grazie Gabriella, Luciana, Luisa, Anna, Marisa, Paola. Grazie per essere mie amiche e grazie per avermi avvolta col vostro abbraccio soffice e tenero come un sospiro.
Venerdì, 20 settembre 2013